Clearbiocrystal

Acqua a 360°

dal 2013
Perché scegliere di purificare l'acqua

L’acqua è l’elemento fondamentale per la vita degli esseri viventi. Clearbiocrystal si prende cura della vostra acqua e della vostra vita.

Di seguito vi spieghiamo come mai ci proponiamo di fornirvi soluzioni ecologiche per l’acqua da bere.

Perché controllare l'acqua?

L’acqua potabile dei nostri rubinetti arriva da diverse fonti ed è raccolta, controllata e garantita dalle autorità preposte.
È un’acqua naturalmente ricca di sostanze benefiche e Sali minerali; tuttavia, nel proprio percorso, può essere contaminata da sostanze nocive dovute all’inquinamento delle falde, ai rilasci delle tubazioni della rete o dallo stesso cloro che le aziende di distribuzione devono aggiungere per la massima garanzia di potabilità.

Quali sono i vantaggi della filtrazione?

L’acqua filtrata, oltre a garantire qualità e benessere, permette di:

  • Azzerare gli sprechi

  • Ottimizzare gli spazi

  • Ridurre la spesa di acqua in bottiglia

  • Eliminare le bottiglie in plastica, riducendo così l’inquinamento

  • Avere acqua sempre fresca e mai stagnante (al contrario dell’acqua in bottiglia)

Perché filtrare l'acqua?

  • Per la propria casa, per bere e cucinare
  • Per essere servita in bar, ristoranti, mense luoghi pubblici
  • Per preservare le proprie attrezzature di lavoro (macchine del caffè, forni per la cottura, riuniti, strumenti per dentisti, ecc…).

Curiosità

tutto ciò che devi sapere sull'acqua

L’acqua è il composto chimico più abbondante sulla terra, si trova in tutti gli ambienti ed è parte integrante di tutti gli organismi viventi.

La quantità presente sulla terra è immensa, stimata intorno ai 1200 miliardi di tonnellate. Il nostro pianeta, infatti, è occupato per circa il 70% dalle acque mentre solo il 30% è occupato dalle terre emerse.

La gran parte di essa, il 97.2% è rappresentata da acqua di mare o salmastra, inutilizzabile da bere, ma usata per lavorare, per l’irrigazione e per la maggior parte degli usi industriali. L’acqua dolce è ugualmente presente sul pianeta in quantità molto grandi (40 milioni di miliaridi di tonnellate), ma è trattenuta per la maggior parte dalle calotte glaciali e dai ghiacciai (2.15%); solo il rimanente 0.65% è suddiviso tra laghi, fiumi, acque sotterranee e atmosfera.

Nella sua forma pura, l’acqua è un composto chimico, unione di due differenti elementi: ossigeno e idrogeno

Due atomi di idrogeno con carica positiva si uniscono a un atomo di ossigeno con due cariche negative, formando la molecola H2O. un cucchiaino d’acqua contiene milioni di queste molecole! L’acqua è l’unica sostanza che si trova in natura nei tre stati di aggregazione: solido, liquido e gassoso.

La sua versatilità permette inoltre molte reazioni chimiche, che sono indispensabili per la vita sul nostro pianeta.

L’accesso all’acqua potabile è indispensabile per la salute individuale e collettiva. Da valore etico delle civiltà più antiche ha assunto oggi, insieme ai servizi igienici, il ruolo di diritto umano nei programmi dell’ONU, dell’OMS, dell’Unione Europea, sostenuto anche da iniziative popolari promosse da movimenti politici e di opinione, come principio fondamentale del benessere sociale ed economico di ogni comunità umana.

Le decisioni politiche europee, tradotte in norme, regolamenti e misure legislative nazionali, hanno come obiettivo quello di garantire che in ogni ambiente domestico e produttivo sia disponibile acqua in adeguata quantità, continuità nell’erogazione e costi sostenibili.

Per questo scopo, nel rispetto del principio di precauzione, sono definiti e aggiornati criteri scientifici per garantire che l’acqua destinata al consumo umano sia qualitativamente idonea, cioè possa essere assunta da ogni individuo in piena sicurezza lungo l’arco dell’intera vita.

Con il termine di «acque destinate al consumo umano» si intendono le acque trattate o non trattate, di uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, fornite tramite una rete di distribuzione oppure mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori.

La definizione comprende anche le acque utilizzate nelle imprese alimentari per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l’immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, escludendo quelle acque la cui qualità non ha conseguenze sulla salubrità del prodotto alimentare finale.

Esistono due tipi di controllo per verificare le qualità dell’acqua: il primo sono le analisi in laboratorio mentre il secondo è il test dell’acqua di casa.

 L’acqua potabile che scorre dai nostri rubinetti e che normalmente utilizziamo a scopo alimentare e domestico, è spesso piena di residui di calcare e altri sali minerali cristallizzati. Materiali che nel tempo possono accumularsi nei tubi e nelle serpentine degli elettrodomestici fino a danneggiarli seriamente.

L’acqua ‘dura’, in effetti, si deposita negli impianti creando incrostazioni che minano l‘efficienza energetica e la capacità pulente di lavatrici e lavastoviglie. Ostruiscono tubature, rubinetterie e valvole, compromettono la brillantezza delle stoviglie e rendono il bucato grigio, opaco e duro.

Come se non bastasse, il calcare disciolto nell’acqua che utilizziamo per l’igiene personale danneggia i capelli, secca la pelle e crea fastidiosi depositi su piastrelle, vasche e piatti doccia.

L’addolcitore dell’acqua rappresenta, in tal senso, la soluzione più pratica ed efficiente per ovviare a tutti questi problemi. Può addolcire l’acqua domestica privandola della carica di calcio e magnesio in eccesso. L’addolcitore, in effetti, garantisce l’approvvigionamento di acqua priva di calcio.

Il depuratore d’acqua è uno strumento impiegato per la purificazione e la corretta mineralizzazione dell’acqua.

Si tratta di un impianto sia per l’acqua da bere, sia per quella utilizzata in cucina. Contribuisce a eliminare le bottiglie di plastica.

Questi apparecchi erogano ogni momento un’acqua buona, mineralmente bilanciata e leggera. Semplice come aprire il rubinetto di casa.

L’installazione di un impianto di depurazione dell’acqua ad uso domestico, vi permetterà di bere acqua dal rubinetto in piena sicurezza.

 

Esistono sostanzialmente tre tipi di purificazione dell’acqua potabile:

  • Sistema a MICRO FILTRAZIONE

Si tratta di un filtro a carboni attivi che trattengono sostanze dalla grandezza di dimensioni comprese tra 5 a 1 “micron” (unità di misura). È un sistema sicuramente molto diffuso, il più blando ed economico, solitamente lo troviamo nei ristoranti, hotel, b&b, dove offrono l’acqua dentro una bottiglia di vetro, con la scritta “acqua a km 0” oppure “acqua microfiltrata”, ma anche nelle “casette dell’acqua” sempre più diffuse nel nostro paese.Cosa toglie dall’acqua: le spore più grandi, sapore di cloro, polveri sottili, amianto, farine, lieviti, e poco altro.

  • Sistema ad ULTRA FILTRAZIONE

Trattiene sostanze dalla grandezza superiori a 0,1 “micron”.

Quindi, oltre a quello che la micro filtrazione trattiene, grazie all’aggiunta di un filtro a “FIBRA CAVA” è in grado di fermare anche sostanze organiche come batteri e virus, ma anche endotossine pirogene, coloranti sintetici, gelatine, silicio colloidale, polveri di carbone, e poco altro.

L’ultra filtrazione NON cambia ancora le caratteristiche dell’acqua, ma la rende più buona dal punto di vista organolettico, e più sicura dal punto di vista batteriologico.

  • Sistema ad OSMOSI INVERSA o IPER-FILTRAZIONE

L’osmosi inversa fu scoperta dall’olandese Jacobus Henricus Van’t Hoffpremio Nobel per la chimica nel 1901. Le prime applicazioni furono adottate dalla NASA: gli astronauti in volo ricavavano acqua purissima da quella già usata depurandola con l’osmosi inversa. Anche nella guerra in Vietnam i Marines americani erano dotati di un kit manuale ad osmosi inversa che utilizzavano per depurare l’acqua delle paludi.

Attualmente in USA e in Canada il 65% delle famiglie è dotata di un depuratore ad osmosi inversa sotto il lavello della cucina. Svezia, Norvegia, Finlandia e Germania sono i paesi europei maggiormente attenti che hanno adottato uno stile di vita ecosostenibile e dove è prioritario avere cura della propria alimentazione partendo dall’acqua che si beve e che viene utilizzata per cucinare QUOTIDIANAMENTE.

Pesticidi, diserbanti, nitrati e nitriti, arsenico, ioni di piombo, fitofarmaci, metalli pesanti, sali minerali disciolti, ed altre sostanze disciolte presenti nell’acqua più grandi di 0,001 micron!

Un purificatore osmotico moderno è in grado di modificare i valori dell’acqua e di cambiarne le sue caratteristiche come regolare la presenza o meno dei sali minerali disciolti che formano il “residuo fisso” e la “conducibilità elettrica” che sono due parametri dell’acqua indicati anche nelle analisi fisico chimiche che vengono riportate sulle etichette delle acque minerali.

Il depuratore osmotico in Italia, negli ultimi anni, è sicuramente quello più impiegato in ambito domestico, ed anche quello più criticato, poiché come viene scritto da taluni, parrebbe che questo purificatore “distilla” o demineralizza completamente l’acqua… affermazioni assolutamente non in linea con la realtà!

Sicuramente esistono due distinte linee di pensiero, e molta confusione:

      • La prima ritiene i sali minerali disciolti preziosi per l’organismo, perché integrano sostanze che il nostro organismo necessita.
      • La seconda li ritiene non solo inutili, ma per certi versi dannosi per la salute, poiché essendo nella maggior parte “inorganici”, non riescono ad essere assimilabili dalle cellule umane, e, depositandosi in varie zone dell’organismo potrebbero portare, nel medio/lungo periodo, disturbi funzionali.

In cucina ci sono precise regole e ricette da seguire, ma anche ingredienti fondamentali per dar vita a piatti gustosi. Uno tra questi è sicuramente l’acqua, elemento indispensabile, a prescindere da cosa andremo a preparare. Qui occorre fare una premessa: il nostro fabbisogno quotidiano d’acqua, come sappiamo, è di circa 2 litri al giorno e il 35%di questi lo assumiamo attraverso i cibi. Inoltre, alcuni alimenti come la pasta, assorbono acqua durante la cottura. A questo punto è facile comprendere l’importanza di utilizzare acqua di qualità non solo per bere, ma anche per cucinare.La semplice bollitura, diversamente da quanto si possa pensare, non è sufficiente a depurare l’acqua del rubinetto dalle sostanze chimiche e nocive (come cloro, calcare, nitrati e metalli pesanti) per il nostro organismo. Durante l’ebollizione, infatti, vengono eliminati eventuali microrganismi presenti nell’acqua, ma le altre sostanze possono addirittura diventare più pericolose, perchè più concentrate.

450 anni – è il tempo necessario perché una bottiglia di plastica si dissolva. Un numero inquietante, specialmente considerando questi dati:

  • 12 minuti: il tempo medio di utilizzo di una borsina di plastica prima che venga buttata via.
  • 269,000 tonnellate di plastica si trovano nei nostri oceani.
  • 1 milione di uccelli marini e circa 135,000 mammiferi marini muoiono ogni anno a causa dei rifiuti plastici.
  • 300 milioni di tonnellate di plastica vengono prodotti ogni anno nel mondo. Nel 1950, erano 1.5 milioni di tonnellate.
  • 4.7 miliardi di cannucce di plastica vengono usate e gettate ogni anno solo nel Regno Unito.
  • Si stima che la quantità di plastica presente in molte parti degli oceani sia 6 volte maggiore di quella del plancton.
  • Entro il 2050, nel mare ci sarà più plastica che pesce.

Non ti verrebbe mai in mente di dare un morso a una bottiglia di plastica perchè è buona, giusto? Ma hai mai considerato che in realtà qualche volta ci capita di ingerire plastica, che è fatta di petrolio? La plastica non si dissolve completamente negli oceani, il che significa che piccole particelle (le microplastiche) rimangono nell’acqua. Pesci e creature marine spesso scambiano queste particelle per alghe o plancton (quindi, cibo) e le mangiano. Quando noi mangiamo pesce, ingeriamo di conseguenza anche queste particelle.

Un altro esempio sono le bottiglie di plastica: se pensi che vada bene riutilizzarle più di una volta, ti sbagli.

Clearbiocrystal mette a disposizione delle famiglie consulenze gratuite per informare e rendere consapevoli dei benefici che portano i dispositivi di purificazione.

Inoltre, per dar modo a tutti di aderire ai servizi soluzioni personalizzate sia dal punto di vista di prodotto sia per quanto riguarda il lato economico.

Informarsi è un diritto di tutti e Clearbiocrystal rende accessibile a tutti un corretto utilizzo dell’acqua.

I nostri consulenti saranno a disposizione delle famiglie e illustreranno durante gli appuntamenti tutte le nostre soluzioni. Le consulenze sono totalmente gratuite e senza impegno.

L’acqua è l’unica bevanda naturale a 0 calorie, gassata o naturale che sia.

C’è chi è convinto, erroneamente,  che l’ acqua gassata sia più dissetante di quella naturale, una convinzione che deriva unicamente dall’effetto delle bollicine di gas disperso in acqua sulle papille gustative: le bollicine solleticano le papille gustative e stimolano i recettori del gusto fino quasi ad  anestetizzarli donando al palato una prolungata sensazione di aver placato la sete e e di freschezza.

Per capacità di idratazione e apporto calorico, pari a zero calorie, l’acqua frizzante, cioè quella naturalmente frizzante, è uguale all’acqua naturale. Non a tutti, però, è consigliato bere acqua frizzante: quando il corpo è maggiormente soggetto a disidratazione e perdita di sali per via del sudore, come accade in estate,  l’acqua gassata, contenente anidride carbonica, seppur  piacevole al gusto, potrebbe provocare disturbi in persone che soffrono di dilatazione gastrica e gonfiore addominale e quindi recare più danni che benefici.
In genere, se si devono assumere tanti liquidi, è consigliato bere acqua naturale, anche più dei due litri raccomandati al giorno. Bere ogni tanto acqua frizzante, alternandola all’acqua naturale, non fa sicuramente male e può aiutare in caso di difficoltà a digerire e pesantezza allo stomaco.
Sulle confezioni d’acqua, le  etichette riportano le proprietà e il contenuto di sali minerali di quella specifica acqua imbottigliata a partire dal residuo fisso, un valore che esprime la durezza e la quantità di sodio presente. Con un residuo fisso inferiore a 50 milligrammi per litro (mg/l), l’acqua naturale o frizzante è definita “ leggera” in quanto molto povera di  sodio e sali minerali e pertanto è indicata per stimolare la diuresi. Le acque oligominerali, cioè quelle che presentano poco sodio e pochi sali minerali hanno un residuo fisso non superiore a 500 mg/l e  sono ottime da bere ogni giorno, ma se superano tale valore vanno consumate con limitazione a seconda dei sali minerali presenti (calcio, zolfo, ferro, bicarbonato, magnesio, eccetera) e comunque vanno alternate ad acque oligominerali. Infine, se il residuo fisso dell’acqua supera i 1500 mg/l si parla di acque curative che dovrebbero essere assunte su indicazione medica vista l’elevata presenza di sali minerali.
In funzione di ciò l’acqua andrebbe scelta con cognizione di causa adattandola al proprio stato di salute:
  • chi soffre di calcolosi renale o renella è opportuno che beva acqua oligominerale leggera che possa diluire l’urina e prevenire la formazione di calcoli;
  • chi soffre di osteoporosi potrebbe puntare su acque ricche in calcio senza, però, fare totale affidamento all’acqua come fonte di questo minerale;
  • chi è soggetto a ritenzione idrica dovrebbe bere acqua povere di sodio;
  • chi ha problemi al fegato dovrebbe, in linea generale, solo idratarsi molto spesso, al di là del tipo di acqua;
  • infine, per chi accusa stanchezza, dal momento che spesso, ma non sempre, può essere dovuta a disidratazione o squilibri idroelettrolitici, cioè di sali minerali come potassio, sodio o magnesio, è consigliato bere acque ricche di sali minerali.

Il residuo fisso è un parametro utilizzato per classificare le acque minerali e le acque potabili in generale.Solitamente espresso in mg/L, indica la quantità di sostanza solida inorganica perfettamente secca che rimane dopo aver fatto evaporare in una capsula di platino, un litro d’acqua, in altre parole è il secco che troviamo ai bordi delle pentole dopo che ci abbiamo fatto bollire dentro dell’acqua. Normalmente lo chiamiamo “calcare”.

Ma capiamo meglio, come può un purificatore osmotico modificare e ridurre la presenza di sali disciolti e volendo “tarare” la scelta del residuo fisso? Attraverso l’uso di un bypass. Il “bypass”, permette ad una piccola quantità scelta di acqua prefiltrata, quindi ancora carica di sali minerali disciolti, di miscelarsi con quella osmotizzata che non ne ha quasi più.

Grazie a questo sistema possiamo miscelare e creare un residuo fisso desiderato, quindi possiamo replicare le caratteristiche qualitative ed organolettiche delle migliori acque montane, acque classificate come “minimamente mineralizzate” (da 0 a 50 mg/L).

La purezza, la leggerezza, la bassa concentrazione di sostanze disciolte, sono le caratteristiche naturali delle acque di sorgente, come ad esempio: l’Acqua Lauretana ha un residuo fisso pari a 14 mg lt, l’acqua Sant’Anna di 22 mg lt. la Plose 25 mg.lt., San Bernardo 34 mg lt, e cosi molte altre acque di montagna che naturalmente hanno un “residuo fisso” compreso tra i 14 mg lt a 80 mg lt circa. I nostri sistemi di purificazione sono in grado di replicare, appunto le caratteristiche delle migliori acque di sorgente.

Certamente le nostre macchine possono riprodurre il medesimo gusto e residuo fisso dell’acqua che comprate in bottiglia.

chi siamo

Dal 2013 leader nel settore del trattamento delle acque.

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